Lo sciopero indetto per il 5 dicembre ha portato di fronte alla sede del governo cantonale a Bellinzona un migliaio di persone.

Il corteo dei manifestanti era partito alle 14h30 dalla stazione FFS di Bellinzona e alle 15h00 si è fermato in Piazza del Governo per protestare contro i tagli previsti dalla manovra finanziaria del Consiglio di Stato.
I sindacati, con in testa il Sindacato servizi pubblici VPOD, hanno organizzato scioperi e azioni di protesta in tutto il Ticino. Le manifestazioni sono culminate nel raduno a Bellinzona.
Al raduno ha aderito anche il sindacato OCST e tra i manifestanti tanti giovani e anche tanti adulti e docenti.

Riguardo all’astensione dal lavoro dei dipendenti pubblici – i diretti interessati dai previsti tagli ai salariali – sull’edizione online del Mattino della Domenica, si legge : “Nel giorno dello sciopero, soltanto 56 dipendenti pubblici dell’amministrazione cantonale hanno annunciato di non timbrare il cartellino…
Dalle voci di corridoio a Bellinzona risulta che i dipendenti pubblici dell’amministrazione cantonale (circa 4000 impiegati in tutto) che hanno aderito allo sciopero siano addirittura… 56! Poco più dello 0,1%!
Tra l’altro solo uno ha ufficialmente dichiarato di partecipare alla manifestazione: gli altri hanno semplicemente annunciato di non timbrare il cartellino, quindi potrebbero essere tranquillamente a fare gli acquisti di Natale…”