Negli Stati Uniti, i tagli automatici al bilancio entrati in vigore venerdì a mezzanotte colpiscono in particolare il dipartimento della Difesa, obbligandolo a ridurre le spese in maniera tale che potrebbe essere compromessa la sicurezza del paese.

I tagli nella Difesa sono di 46 miliardi di dollari, su un totale di 85 miliardi e non toccheranno i salari e i benefici sociali dei soldati, ma andranno a colpire il loro addestramento, la manutenzione del loro equipaggiamento e soprattutto porteranno – già a partire da aprile – alla disoccupazione parziale per circa 800’000 impiegati civili del Pentagono.

La Marina prevede di ridurre il numero di giorni in mare delle sue navi del 35% e di annullare la manutenzione di circa il 15% delle sue 285 navi da guerra.
Il dispiegamento di una porta aerei nel Golfo Persico è stata rinviata di diversi mesi. L’esercito di terra dovrà drasticamente ridurre l’addestramento del 80% delle sue unità di combattimento, mentre le forze aeree risparmieranno cancellando 200’000 ore di addestramento in volo.