Riceviamo e pubblichiamo integralmente, non senza un piccolo commento.


Oggi il Giudice della Pretura penale, avv. Siro Quadri, statuendo sull’opposizione formulata dal direttore di Confronti, Marco Cagnotti, ha deciso di confermare il decreto d’accusa della Procuratrice pubblica Chiara Borelli.

Il caso, ormai noto, è quello relativo alla pubblicazione sul mensile Confronti di un articolo che poneva una serie di domande provocatoriamente rivolte a Boris Bignasca. Domande che riguardavano l’attività pubblica e politica di Boris Bignasca, ma che in parte toccavano anche la sfera privata. Domande che comunque, nella loro sostanza, erano di interesse per la collettività e che dunque a nostro avviso meritavano di essere poste.

Scopo ultimo di quell’articolo, dichiaratamente unico e irripetibile nella forma, che lo distingueva da qualsiasi altro articolo pubblicato su Confronti, era quello di far riflettere su un certo stile comunicativo, finora utilizzato sistematicamente sulle pubblicazioni leghiste. L’articolo, prima della sua pubblicazione, era stato in ogni caso sottoposto a un parere giuridico indipendente.

Nel suo giudizio la PP Chiara Borelli aveva valutato esservi in quell’articolo elementi lesivi della personalità, ragione per cui aveva ritenuto Marco Cagnotti, direttore responsabile di Confronti, colpevole di mancata opposizione alla pubblicazione dello stesso.

Nella sua valutazione, il Pretore Quadri ha confermato in sostanza il decreto d’accusa.

Il Partito Socialista prende atto di questa decisione, che, come è nella cultura progressista e civile, rispetta pur non condividendola. Il Partito Socialista ribadisce di aver voluto unicamente contribuire, con quella pubblicazione, a un confronto, in questo caso duro per scelta dimostrativa, su un certo tipo di comunicazione. Ribadendo che quello in giudizio è stato un caso eccezionale, si augura che il confronto politico nel nostro Cantone d’ora innanzi possa tornare nei termini di civiltà che contraddistinguono la nostra storia.

Saverio Lurati, presidente PS


(commento, fdm) UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO
ovvero Come spararsi in un piede
ovvero Record mondiale di arrampicata sui vetri

Il partito socialista (nella persona del suo presidente) non riesce a tacere, proprio non ce la fa. E difende, con argomentazioni degne di un Azzeccagarbugli manzoniano, uno squallido attacco a Boris Bignasca (che non è mio parente e per il quale non ho alcuna particolare simpatia) che è risultato (salvo eventuale ricorso, gli avvocati ci staranno pensando) penalmente punibile. Provi a riflettere, questo partito di Weltverbesserer (e per esso il suo esimio presidente) a che cosa sarebbe accaduto se una cosa simile l’avesse scritta il Mattino della Domenica. L’apocalisse.