Accordo fiscale – Le banche svizzere hanno tempo sino a lunedì 9 dicembre per dichiarare alla Finma se accettano o meno di far parte del programma unilaterale americano.

Il programma, preparato dal dipartimento americano della giustizia, è volto a mettere un termine al contenzioso fiscale fra le banche svizzere e gli Stati Uniti.

“Le banche hanno tempo sino alle 17h00 del 9 dicembre per annunciarsi e al riguardo oggi non faremo alcun annuncio – ha dichiarato Vinzenz Mathys, portavoce della Finma, l’autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari.
Le banche hanno poi tempo sino al 31 dicembre per annunciarsi presso le autorità americane.

Nei giorni scorsi, il dipartimento federale delle finanze e la Finma hanno moltiplicato gli appelli alle banche affinchè partecipino al programma di controllo americano, mentre da giorni la stampa riporta le forti resistenze della piazza finanziaria.

Come ha ricordato Patrick Raaflaub, direttore della Finma, le banche che sceglieranno di aderire al programma otterranno l’assicurazione che non verranno perseguite penalmente dalle autorità americane.
Tuttavia alcuni banchieri ricordano che nel 2009 UBS aveva concluso un accordo con il dipartimento di giustizia di Washington e questo non aveva impedito alle autorità fiscali americane di intentare una causa civile contro la banca.
Per questo, gli ambienti finanziari svizzeri restano cauti e malfidenti nei confronti di Washington.

Per il dipartimento americano di giustizia e per le autorità fiscali americane, una banca svizzera è colpevole se ha accettato da cittadini statunitensi fondi non dichiarati.
Per provare la loro innocenza, le banche svizzere dovranno avviare procedure di controllo interno molto costose, per alcuni piccoli istituti addirittura inimmaginabili. Inoltre queste banche sanno che collaborando con gli americani rischiano una multa talmente alta che il proseguimento della loro attività potrebbe essere messo in pericolo.

(Le Matin.ch)