Brady Dougan, direttore generale del Credit Suisse, ha ripetuto domenica che mai aveva permesso transazioni illegali in seno alla banca e che non ha alcuna intenzione di lasciare la guida del colosso bancario elvetico.

Brady Dougan ribadisce di non aver mai tollerato alcuna transazione fiscale illegale in banca. Il dirigente americano del Credit Suisse si dice frustrato dal fatto che le sue dichiarazioni siano ritenute false. Dougan si è espresso domenica in un’intervista sul Sonntagsblick.

“Sinceramente sono frustrato da questa situazione – commenta – Le indagini sono durate tre anni e mezzo. Tutto è stato reso noto. Molti avvocati hanno analizzato la situazione, così come le autorità.”

Secondo lui, il Credit Suisse dispone di regole chiare e di istruzioni per la conduzione di affari e trattative transfrontaliere : “Purtroppo abbiamo scoperto troppo tardi che vi erano persone che non avevano rispettato queste regole.”

Brady Dougan ha ribadito di non avere intenzione di lasciare il Credit Suisse : “Sento di avere un impegno nei confronti della banca e dei suoi collaboratori.”