Gli Stati Uniti usano lo Stato islamico in Irak e nel Levante (SIIL) per occupare di nuovo l’Irak, afferma l’esperto di geopolitica Tony Cartalucci nel sito web “Land Destroyer Report”, in un articolo dal titolo molto eloquente : America’s Covert Re-Invasion of Iraq.

Cartalucci si sofferma sul fatto che i terroristi del SIIL sono ben addestrati e hanno una vasta disponibilità di armi. Hanno attraversato le frontiere della Siria e della Turchia senza essere reperiti e si sono infiltrati in Irak, dove in poco tempo hanno occupato le città di Mossul e Tikrit, minacciando ora la capitale Baghdad.

L’esperto si dice meravigliato dal fatto che le agenzie d’informazione americane, che tengono sotto controllo il territorio iracheno con sofisticati mezzi di sorveglianza, non siano riuscite a individuare in anticipo i movimenti e gli spostamenti di questi djihadisti.
Mentre questi ultimi riescono ad ottenere finanziamenti attraverso internet, le autorità americane si dicono sorprese dalla loro rapida avanzata, allorchè i loro droni sorvolano regolarmente il territorio iracheno alla ricerca di informazioni.

Cartalucci rivela che da anni la CIA è attiva lungo le frontiere con la Siria e la Turchia per sorvegliare il processo di armamento e di addestramento dei miliziani che combattono contro il regime del presidente siriano Bachar al-Assad. Fatto curioso, gli esperti della CIA pretendono di essere stati sorpresi dal corso degli eventi.

Al riguardo ricorda che in marzo il quotidiano libanese Daily Star aveva scritto che i terroristi del SIIL avevano trasferito i loro miliziani dalle province siriane di Idlib e Lattaquia vicino alle frontiere con l’Irak. Se un quotidiano libanese lo sapeva già in marzo, come faceva la CIA a non esserne informata ?
Cartalucci ritiene che la CIA e il governo americano lo sapessero e che hanno scelto di non dare rilievo alla cosa.

Ricordando che gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e il Qatar negli ultimi tre anni hanno speso milioni di dollari per formare e armare i terroristi in Siria, Cartalucci si dice persuaso che l’Occidente si sta preparando a un nuovo attacco all’Irak, attraverso i miliziani djihadisti dello Stato islamico in Irak e nel Levante.

(Fonte : reseauinternational.net)