Un bel post di Tuto Rossi, pubblicato nella sua bacheca Facebook. Ha suscitato interesse, approvazione e numerosi commenti. Avrei colto l’occasione di scrivere qualcosa anch’io, ma non ho potuto farlo perché non siamo “amici Facebook”…

Tuto Rossi smallUna maestra delle elementari butta un quaderno in faccia a un allievo “che comunque non ha subito lesioni” specifica prudente La Regione (infatti un quaderno non è un coltello a serramanico, e nella storia i morti di “quadernate” non sono legioni). Il direttore che non dev’essere uno che ha paura della sua ombra che fa? Se ne lava le mani e denuncia il tutto al Municipio. Il Municipio che è composto da 7 uomini per un totale di 0 palle che fa? Se ne lava le mani, e comunica che “Sono in corso accertamenti”. Come se fossimo di fronte al delitto di Obino! Nel frattempo la docente viene sospesa per una seconda settimana e la storia si gonfia. Ma siamo matti?? Un direttore che si rispetti quando un docente perde le staffe regola la vicenda da solo in 2 ore. Un Municipale degno di questo nome convoca direttore e maestra e sistema la storia in 10 minuti. Con simili autorità che pensano soltanto ai loro interessi egoistici possiamo solo andare male! Solidarietà piena alla maestra sbattuta come un mostro in prima pagina!

Questo dell’autorità che non vuole esercitare… l’autorità (e la responsabilità connessa) – sostituendola comodamente con la burocrazia –  è un problema che si è fatto particolarmente acuto in anni recenti. Molto opportunamente l’avvocato Rossi ne parla, suscitando consenso e dibattito.