“Scopato via”, “Schiacciato”, “Cancellato”. I giornali europei usano parole drastiche per commentare la sconfitta dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy alle primarie della destra. Sarkozy, che sperava di vincere le primarie e anche le elezioni presidenziali, è arrivato ultimo, al terzo posto con il 20,7 % dei voti – contro 44,2 % per François Fillon e 28,4 % per Alain Juppé.

Il giornale tedesco Die Zeit scrive : “Questa volta, il populismo è stato sconfitto. A Bruxelles e a Berlino si tira un sospiro di sollievo […] Ora resta da vedere se Fillon sarà sufficientemente armato per affrontare Marine Le Pen.”

Stessi toni in Belgio. “Scopato via al primo turno. Nei suoi peggiori incubi, l’ex presidente non avrebbe certo immaginato un simile risultato nelle primarie della destra. Uno choc ! Nicolas Sarkozy, che sognava di ritornare per salvare il suo partito, il suo paese e l’intera Europa, si deve ritirare, umiliato – scrive il quotidiano belga Le Soir.
Il giornale aggiunge che la sconfitta è resa ancor più scottante dal fatto che Sarkozy aveva presentato la sua candidatura come un sacrificio, sgradevole ma necessario per il bene di tutti… : “Pensava di essere l’unica salvezza. La Francia, tormentata dalla crisi e dal terrorismo, non poteva rivolgersi che a lui. Sarkozy non tornava perchè gli faceva piacere, no. Si candidava per un senso del dovere, rinunciando così alla sua vita tranquilla. Interrompeva la vita da pensionato perchè c’era bisogno di lui. La Francia intera lo chiamava. La sconfitta brucia. Nicolas Sarkozy si vedeva già tornare all’Eliseo con tutti gli onori. Esce invece dalla porta di servizio.”

Il quotidiano svizzero Le Temps scrive : “Questa fine di carriera senza gloria, Nicolas Sarkozy la deve solo a sè stesso : drogato dalla vita politica da 40 anni, convinto di essere l’unico che conosce gli umori del paese, si è sbagliato, quando non ha saputo anticipare il rientro vittorioso di Fillon. Inoltre, attorniato da una corte di eletti provenienti dalle grandi città francesi, non ha saputo vedere il problema dei territori, delle élite tradizionali, che non lo hanno mai accettato.”

Nicolas Sarkozy affronta “la sconfitta più umiliante, quella che viene dal suo campo – scrive il giornale spagnolo El País – Quel che è peggio, è che a vincere il primo turno sia stato Fillon, il suo ex primo ministro, che lui ha sempre trattato con malcelato disprezzo.” Altri giornali sono ancora più severi, come El Mundo, che commenta : “Nicolas Sarkozy rappresenta definitivamente il passato.”

Tra i giornali africani c’è sollievo. L’eliminazione di Sarkozy è vista come un fattore positivo, non tanto per la speranza che François Fillon o Alain Juppé facciano meglio, ma perchè il continente africano non ama la personalità di Sarkozy. L’ex presidente francese viene considerato arrogante, uno che tratta gli altri con sufficienza e che considera la politica come un palcoscenico dove mettersi in bella mostra.

Tra chi si dice dispiaciuto della sconfitta di Sarkozy c’é la specialista russa della storia della Francia, Irina Komarovskaïa. Intervistata dal quotidiano online Gazeta.ru., ha detto che Nicolas Sarkozy è stato l’unico capo di Stato europeo a sostenere la posizione russa nel conflitto che ha opposto la Russia alla Georgia, nel 2008, senza timore di andare contro gli Stati Uniti.