È stata una domenica di votazioni in Svizzera. Il popolo elvetico si è espresso sulla nuova legge sull’energia e in Ticino si è votato anche in merito all’introduzione a livello cantonale di una tassa sul sacco dei rifiuti.

La Svizzera ha detto sì alla “Strategia energetica 2050” con il 58,21% di favorevoli. Con un partecipazione al voto del 42,33%, ben 19 cantoni e il semicantone di Nidwaldo hanno votato sì, mentre in Argovia, Glarona, Svitto e Obwaldo ha prevalso il no.

La presidente della Confederazione e responsabile del dipartimento dell’ambiente Doris Leuthard ha dichiarato “È un risultato che segna una nuova pagina verso un futuro energetico moderno” riferendosi al progressivo spegnimento delle centrali nucleari che dovrà attuarsi in futuro per lasciare spazio alle energie alternative.

Il consiglio di Stato ticinese invece ha espresso la sua soddisfazione definendo il progetto approvato come “la risposta ai cambiamenti tecnologici, di mercato e climatici in atto” e ha aggiunto che “consentirà alla Svizzera di garantirsi anche in futuro un approvvigionamento energetico sicuro”. Preoccupato invece il consigliere nazionale PLR Benoit Genecand che ha detto di essere “deluso” ma non “sorpreso” dall’esito.

In Ticino invece è stata approvata con il 58,2% di favorevoli la tassa sul sacco a livello cantonale. Nonostante Lugano e Locarno si siano espressi contro, con rispettivamente il 64,3 e il 50,5% di no, Bellinzona, Tre Valli e Mendrisiotto hanno controbilanciato la situazione. Tra i comuni favorevoli alla tassa, molti sono quelli che la pagavano già prima della votazione di questa domenica.