Oggi nel salotto di Ticinolive ospitiamo una giovane italo-americana che ci racconta la sua storia, la storia della sua famiglia di immigrati italiani in America che hanno portato con sé la cultura italiana e i segreti della tradizione del vino Barbera. Questa è una delle tante storie che nessuno si immaginava, storie di immigrati che vanno da un paese all’altro, oggi più che mai attuale, ma che sarebbe stato davvero un peccato se fosse andata persa. Non manca nemmeno il lieto fine visto che Jennavave è tornata nella sua terra d’origine e oggi vive a Milano dove lavora in una bella gioielleria alla fermata della Metropolitana Sondrio.

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Il racconto di Jennavave Barbero a Ticinolive

Carissima Redazione,

sono di origine italo-americana, sono nata in California e poi da qualche anno sono tornata a vivere in Italia, a Milano perché non ho mai dimenticato le mie origini. Infatti piu’ di 100 anni fa, come mi hanno raccontato in famiglia, i miei bisnonni Giorgio e Amelia Domenica Barbero sono immigrati in California partendo da Cuneo. Tra le cose care che misero in valigia nascosero dei piedi di vite Barbera così che furono i primi a portare questa coltivazione in California. Le vigne nacquero rigogliose nella località californiana di Lodi (sic) all’interno di una distesa di terreno ampia circa 60 ettari che oggi è ancora di nostra proprietà anche se purtroppo non vi si coltiva più Barbera ma Primitivo e Zinfandel, a causa di una malattia che distrusse le vigne originarie. I miei bisnonni producevano anche il vino mentre adesso la mia famiglia produce uva che poi viene venduta alle cantine vinicole.

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La zona di Lodi è la piu’ vecchia per la coltivazione della vite in California anche se la zona piu’ famosa a livello internazionale è Napa Valley. Questo soprattutto per un discorso di marketing che nella zona di Lodi si sta sviluppando solo ora seguendo il modello della pioniera Napa Valley.

I miei avi riuscirono comunque a barcamenarsi nella produzione di vino anche durante il periodo detto del “proibizionismo” nei “ruggenti anni Venti” quando si sviluppò il fenomeno noto come gangsterismo, un periodo nel quale la figura di spicco fu Al Capone. In quel frangente la produzione di alcol era vietata ma i nonni avevano elaborato una strategia vincente: usarono dei registri fiscali con scritto “white eggs & brown eggs” per sottintendere due varietà di alcol. Quelli furono tempi duri, a cavallo tra le due guerre mondiali. I miei zii piloti fondarono  il piccolo aeroporto di Lodi e servirono coraggiosamente come piloti in guerra.

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Giorgio detto Geo nato a Bene Vagienna (CN) e Amelia detta Amy nata a San Luigi (CN)

Vi rinrazio, cari redattori, perché  mi avete concesso uno spazio per poter raccontare questi aneddoti storici  della mia famiglia. Quando penso ai miei avi, mi sento speciale: sono fiera di essere italiana, nata in California e ora residente a Milano.

Chissà quante sono le belle  storie italiane che non abbiamo il piacere di sentire ma che servirebbero a spezzare le solite news incentrate troppo spesso su fatti negativi e non su notizie di speranza e positività!

Jennavave Barbero