Cisterna, provincia di Latina. Uno di quei fatti che non vorresti mai leggere, udire, sentire, tanto li senti nell’animo, e ti distruggono. Una famiglia apparentemente, normale, seppur in via di separazione a Latina, smette di vivere d’improvviso, per il folle crudele volere del padre. Luigi Capasso, 44 anni, carabiniere, ha sparato questa mattina, poco dopo le 5, alla moglie, Antonia Gargiullo, 39 anni, ferendola gravemente all’addome e alla mandibola, poi ha sparato a una delle sue due figlie, anche se la dinamica della morte delle bambine, di 8 e 13 anni, non sarebbe ancora chiara: le ragazzine sarebbero state uccise nel sonno.

La morte delle figlie, assassinate dal padre, risalirebbe a questa mattina, nonostante l’assassino-suicida, Luigi Capasso, avrebbe fatto credere agli inquirenti che ne avevano circondato l’abitazione, che le tenesse in ostaggio.

Una donna delle forze dell’ordine, conoscente di Luigi, dopo aver indossato un giubbotto antiproiettile, sarebbe entrata in casa per cercare di farlo ragionare e desistere dal peggio, ma, dopo la scoperta, si sarebbe sentita male per un malore e sarebbe uscita.

Luigi Capasso ha compiuto il triplice crimine dopo esser tornato dal servizio a Velletri.

Antonia Gargiullo è ricoverata in gravissime condizioni, al San Camillo di Roma. Cinque i colpi subiti, dopo una violente lite in strada, nell’alba livida di febbraio.