Il presidente del PPD luganese Angelo Petralli si è dimesso.
Ieri l’Ufficio presidenziale aveva deciso, e diffuso, la lista dei candidati del partito al municipio di Lugano. Come è noto, in vista della difficile sfida elettorale Petralli aveva caldeggiato la candidatura di Filippo Lombardi. La proposta aveva suscitato opposizioni (alcuni portali hanno parlato di un “veto” di Paolo Beltraminelli, che tuttavia ha smentito). Alla fine ha smentito anche Lombardi.
Si è presentato anche il caso di Nadia Ghisolfi, granconsigliera, che avrebbe desiderato un posto nella lista, per renderla più competitiva. Ma alla fine è rimasta esclusa (anche in questo caso si è parlato di “veto”, secondo voci più o meno attendibili).
La lista (non ancora definitiva, leggi qui) comprende sei PPD (tre uomini e tre donne) e un esponente dei Verdi liberali. Il favorito è senz’altro Michel Tricarico, capogruppo in consiglio comunale, che gode del forte appoggio di Paolo Beltraminelli (che si candiderà al CC).
Per finire, il presidente Petralli è stato messo in minoranza e ha rassegnato le dimissioni.
C’è uno scenario (ovviamente ipotetico, ma non fantasioso) che lascerebbe il cosiddetto Centro con due soli eletti, qualora Lega/UDC ne conseguissero 3 e PS/Verdi/partitini 2. Una situazione da incubo (e non per i democristiani).
Lo scenario massimo e trionfale per il Centro sarebbe 3 PLR (obiettivo di Guido Tognola) e 1 PPD, lasciando agli “estremi” (un termine che disapproviamo) solo gli occhi per piangere.