di Moreno Colombo
Il comitato cantonale del PLRT ha deciso martedì 28 gennaio di invitare i cittadini a votare contro l’iniziativa popolare intitolata “Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa” , perdendo così un’ulteriore occasione per dimostrare di essere sensibile alle esigenze dei cittadini e in particolare dell’elettorato del PLRT. Decisione presa senza confronto tra le parti.
Evidentemente la stangata delle recenti elezioni federali, e successive riflessioni sul futuro del partito e sulla necessità di ascoltare maggiormente la popolazione, non hanno insegnato niente, proprio nulla!
Sono infatti convinto che l’iniziativa sarà accolta dalla popolazione e che la stessa sarà sostenuta anche da moltissimi elettori del PLRT, in quanto , come ha scritto l’ex-deputato PLR Franco Celio su la Regione del 21 gennaio scorso , “contro la stessa vengono sollevate solo obiezioni che appaiono piuttosto pretestuose”.
Personalmente, avevo deciso a suo tempo di entrare a far parte del comitato promotore di questa iniziativa anche perché, come ex-sindaco di Chiasso, avevo captato le preoccupazioni dei miei concittadini per la crescente violenza degli episodi delinquenziali al di là e al di qua della frontiera, e ritenevo corretto che fosse lo Stato – quale responsabile della sicurezza nel territorio – a coprire integralmente i costi processuali e dell’avvocato di fiducia delle persone assolte per reati commessi in stato di legittima difesa.
Queste persone infatti sono doppiamente vittime perché oltre a doversi difendere da furti o da soprusi, anche solo ferendo i loro aggressori, devono anche subire una lunga e costosa procedura giudiziaria dall’esito incerto. Ecco, le persone elette nei vari consessi dovrebbero ricordarsi di essere i rappresentanti del Popolo, e dovrebbero imparare ad ascoltarlo di più.
Moreno Colombo (copromotore PLR dell’iniziativa)
www.morenocolombo.ch
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Ero personalmente presente (senza diritto di voto). L’iniziativa è stata sottoposta al plenum con il seguente risultato:
favorevoli ZERO, astenuti UNO
Una domanda che definirei “plausibile” è la seguente: quanti elettori liberali voteranno Sì? Forse 0 ?
Il 3% ? 30% ? 60 % ?