Terza ondata?

Io non amo il virus (neanche voi). Io detesto scrivere del virus (voi non so) e perciò ne scrivo il meno possibile. Ma ogni tanto qualcosa bisogna pur scrivere: non vorrei passare per Negazionista, ho notato che si finisce facilmente nei guai.

E allora che faccio? Prendo a prestito da Martino Rossi (social) l’analisi settimanale: precisa, pignola, pacata, non terroristica. Munita di un bel grafico.

Guardiamo il grafico e i dati. Un solo indicatore è in crescita.

Contagi. I contagi accertati sono aumentati per la quarta settimana consecutiva: +22% (la settimana scorsa +33%). Gli 83 contagi medi giornalieri sono il 35% di quelli registrati a inizio 2021 e 24% di quelli raggiunti al picco della seconda ondata (349 al giorno nella settimana conclusa domenica 8 novembre). Il computo dei test effettuati e della proporzione di positivi è in ritardo di una settimana: entrambi i dati sono in crescita, soprattutto il primo. Queste variazioni fanno dei “contagi accertati” il più fragile dei tre indicatori. Il tasso di riproduzione del virus (Re) in Ticino (ultimo dato 01.03.21) è salito a 1.22: un valore elevato.

Ricoveri. I nuovi ricoveri sono rimasti 6 in media giornaliera. Il numero di degenti in ospedale è 70 oggi contro 63 domenica scorsa, in cure intense 6 (7), ventilati 6 (5). Per valutare queste cifre, ricordiamo che nella prima domenica del 2021, i degenti erano 384, in cure intense 46, ventilati 41.

Decessi. Per la quarta settimana consecutiva rimangono fermi a 1 in media giornaliera. In Svizzera, la montagna ha partorito il topolino riguardo agli allentamenti attesi delle misure federali di contenimento dei contagi. Per valutare questa scelta, guardiamo l’andamento dei dati nazionali aggregati e consolidati, che sono in ritardo di una settimana rispetto ai dati cantonali. I contagi accertati sono aumentati del 16% (del 5% la settimana precedente), con più test effettuati ma anche con un tasso di positività in aumento (da 4.6% a 4.8%). I nuovi contagi sono dovuti per l’83% alle nuove varianti.

Il tasso di riproduzione del virus Re è in rialzo: 1.13 (il 9 marzo), 1.08 sette giorni prima. In 21 cantoni su 26 il tasso Re è superiore al valore critico di 1.0. I ricoveri ospedalieri sono però diminuiti del 7%, mentre i decessi sono aumentati del 13%. Il mio parere personale, alla lettura dei dati ticinesi e svizzeri? Continuo a trovare improprio parlare di “terza ondata”; una soppressione completa delle misure di contenimento sarebbe stata improvvida; misure più differenziate e meglio motivate sarebbero opportune.

Martino Rossi