La Svizzera ha fatto la sua scelta: il nuovo caccia militare della Confederazioni sarà l’F-35A del produttore USA Lockheed Martin. Proteggeranno i cieli elvetici a partire dal 2030, in sostituzione della flotta di 30 F/A-18 e 26 F-5 Tiger. A giustificare la scelta, il prezzo e la “netta superiorità tecnologica” del velivolo americano, in confronto ai concorrenti Eurofighter,  F/A-18 Super Hornet e Rafale. Nel complesso, il vincitore ha conseguito un punteggio di 336, ovvero ben 95 punti oltre il secondo classificato. A incidere sulla valutazione c’era l’aspetto economico, la tecnologia e il supporto. Per quanto riguarda il prezzo, i 36 esemplari costeranno 5.068 miliardi, più circa 15 miliardi di esercizio e manutenzione per 30 anni. Complessivamente, 2 miliardi di franchi in meno rispetto al velivolo arrivato secondo, lo riporta la RSI. Meno soddisfacente è risultato invece l’aspetto della compensazione degli affari, ma era anche il fattore che incideva meno sulla scelta finale. 

La scelta di scartare i concorrenti europei, Rafale e Eurofighter, ha fatto storcere il naso a molti. Secondo molti, in un clima post rifiuto dell’accordo quadro, una decisione a favore dei paesi vicini avrebbe potuto portare qualche beneficio geostrategico. Stando a quanto riferisce il quotidiano friburghese La Liberté, il risultato è “disastroso” dal punto di vista dei rapporti con l’Europa: “Non tanto per ricucire lo strappo creatosi dopo la fine dell’accordo quadro con l’Ue, ma per progettare e investire in un futuro comune. È con i nostri vicini che diamo forma alla strategia di sicurezza, è con loro che costruiamo il nostro futuro”. Di simile avviso anche diversi altri media romandi. 

Il Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSsE) ha accusato il Consiglio federale di non essere venuto incontro all; opposizione facendo leva sulla risicata maggioranza (50.2%) ottenuta alle urne lo scorso settembre. 

Per gli oppositori, il problema principale con l’F-35A è che si tratta di un aereo finalizzato unicamente all’offensiva sul territorio nemico e pare invece poco adatto al ruolo che dovrebbe ricoprire in Svizzera, ovvero volare per la polizia aerea. Secondo il GSsE il velivolo inoltre presenta alcuni gradi difetti di sicurezza, oltre ad avere altissimi costi di manutenzione.Preoccupati anche i Verdi e il PS, che insieme a GSsE hanno già annunciato il lancio di un’iniziativa popolare per constare la decisione del Consiglio Federale. 

Contenta invece la Società svizzera degli ufficiali (Ssu) che ha lodato la Confederazione per la valutazione tecnica professionale e per la “decisione coraggiosa”. D’accordo anche l’UDC che sostiene che si è trattato di un saggio “investimento per la sicurezza, utile a lungo termine”.