Modello austriaco, attore, legato al regista italiano scomparso nel 1976, si era ritirato dalle scene a novembre 2019, perché la sua salute iniziava a vacillare. Alle 4 del mattino di ieri, 18 maggio, Helmut Berger si è spento a Salisburgo. Aveva 78 anni.

Se ne è andato alla vigilia del suo 79esimo compleanno, ora lo piange la stampa austriaca e la stampa italiana.

Attore e modello austriaco, era stato lanciato nel mondo del cinema da Luchino Visconti, con cui – si diceva – ebbe un lungo legame sentimentale fino alla morte del regista, scomparso nel 1976.

Per Visconti, Berger aveva interpretato alcuni dei ruoli più iconici della sua carriera cinematografica: ‘Vaghe stelle dell’Orsa‘ del 1964 e la trilogia tedesca composta da ‘La caduta degli dei‘ (1969), ‘Morte a Venezia‘ (1971) e ‘Ludwig‘ (1973). 

Berger aveva recitato con Romy Schneider (sua connazionale) ma anche Elisabeth Taylor, Henry Fonda e Burt Lancaster.

Era nato il 29 maggio a Bad Ischl, si era trasferito in Italia giovanissimo dove aveva lavorato come modello mentre studiava all’Università di Perugia. Poi, nel ‘64, proprio in Vaghe stelle dell’Orsa, aveva conosciuto Luchino Visconti, che l’aveva lanciato.

Proprio sotto la regia di Visconti, Helmut Berger iniziò la carriera cinematografica con Le streghe. raggiungendo, nel 1969, il successo con La caduta degli dei, nel quale interpretava Martin von Essenbeck; seguirono Ludwig  e poi Il giardino dei Finzi Contini con Vittorio De Sica, vincitore di un Oscar, a La colonna Infame con Nelo Risi e lavori persino con Tinto Brass e nel Il padrino Parte III di Francis Ford Coppola.