La Corte dei reclami penali ha deciso che la sentenza, che è stata emessa dal Procuratore generale Andrea Pagani, non è valida e dovrà essere riscritta. Per ottenere questo risultato ha impiegato un anno e mezzo e 93 (!) cartelle dattiloscritte.

Un buon successo per l’avvocato Costantino Castelli, il quale ha parlato di “inchiesta incompleta e contraddittoria” e dunque di lavoro da rifare. D’altro lato il sindaco Michele Foletti si preoccupa dei tempi, con le macerie che sembrano sogghignare.

Per parte nostra ribadiamo quel che già abbiamo detto, invano. Meglio un taglio secco che esitare senza fine. Ma ora è tardi.

Affaire à suivre.

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