Mozione al Consiglio federale
Testo
Con la seguente mozione si chiede al Consiglio federale di prendere le misure necessarie per contrastare
l’ideologia gender imposta anche ai più giovani, e per proteggere in prima linea i minorenni, ma non solo,
da operazioni avventate ed irreversibili di cambiamento di sesso.
Motivazione
Negli ultimi tre anni, le operazioni di cambiamento di sesso sono più che duplicate.
Solo per l’anno 2022 se ne contano quasi 500. Un record che fa stato di un business in continua crescita, e
che deve porre degli interrogativi. Specie in considerazione del fatto che il 54% dei pazienti aveva tra i 15 ed i 24 anni. Molti (troppi) sono quindi i minorenni.
Questi interventi comportano operazioni chirurgiche altamente invasive.Parallelamente aumenta anche il numero di quanti si sono pentiti del passo compiuto, ed intraprendonopertanto un percorso di “detransizione” che però ben difficilmente può essere completa, poiché moltedelle modifiche effettuate sono irreversibili.
L’impennata degli interventi – ed anche dei pentiti – preoccupa. E’ allarmante l’elevato numero di
operazioni di cambiamento di sesso praticate (con leggerezza?) su minorenni.
Questa situazione non può che essere la conseguenza dell’ideologia gender, propinata ormai anche ai
bambini, oltre che, presumibilmente, di un’impostazione medica che sottovaluta l’aspetto psicoterapeutico, mettendo al centro la “voglia di cambiamento” del paziente senza indagare a sufficienza imotivi che lo spingono a compiere un passo irreversibile, di cui in seguito molti si pentono.
Occorre pertanto mettere in campo gli strumenti atti a proteggere in prima linea i minorenni (ma non solo) da operazioni avventate da cui non c’è poi ritorno, ed in generale tornare ad attribuire il dovuto peso altrattamento psicoterapeutico di persone affette da presunta “disforia di genere”.
Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi