L’Australia brucia, ininterrottamente. Sono incendi boschivi senza precedenti quelli che stanno devastando da giorni l’Oceania. A essere irrimediabilmente distrutti sono, secondo  Gladys Berejiklian, premier del Nuovo Galles del Sud, “5 milioni di ettari di foreste, di cui 3,4 nell’area del Nuovo Galles del Sud, (che rappresenta il 30% dell’intero habitat dell’animale simbolo dell’Australia) e  il 30% dei koala australiani sarebbe stato sterminato dalle fiamme.”

 

A Sidney la temperatura record è di 49 gradi. Sembra la fine del mondo: il cielo è nero, l’aria bassa, irrespirabile, nell’incubo reale che si trovano a vivere pompieri e civili. Quello che a tutti gli effetti è un incendio catastrofico, senza precedenti, minaccia di distruggere la flora e la fauna fino a pochi giorni prima meravigliose ed incontaminate.

Canberra i gradi sono invece 44, e il primo ministro, Scott Morrison ha convocato tremila riservisti militari in quella che è a tutti gli effetti la più grande mobilitazione mai vista.

I numeri dei morti sono impressionanti: 24 le persone, 480 milioni gli animali, tra cui mammiferi, rettili, uccelli. Tra essi, secondo i dati della LAV, 8mila koala. Sempre secondo l’ente di protezioni animali i dati sono catastrofici: centinaia di migliaia di animali soppressi a causa delle bruciature, con numeri riportati in difetto. 

Una tragedia che comporterebbe la potenziale estinzione di esemplari, quali, in primis, il koala, uno dei più minacciati.

Cordoglio espresso dalla regina Elisabetta II, donazione di 500 mila euro da parte della cantante Pink e altrettanto da parte dell’attrice australiana Nicole Kidman.