Nel corso del 2012 il Ministero pubblico ticinese ha fatto fronte a un notevole aumento dei procedimenti penali, il 15% in più rispetto all’anno precedente. La criminalità cresce anche a causa della crisi economica, sostiene il procuratore generale John Noseda.

Noseda si esprime sull’edizione odierna del Corriere del Ticino, dove spiega che : “La crisi economica sta toccando anche il no­stro Paese con un’influenza non indiffe­rente sull’incremento della criminalità.
Una costante dei periodi di recessione che si sta traducendo in una crescita esponen­ziale dei reati patrimoniali e fallimentari.”

Anche legati alla crisi sono gli episodi di “caporalato” che nel 2012 hanno interessato il settore dell’edilizia.
Sempre sul Corriere del Ticino Noseda prosegue : “Episodi di sfruttamento dell’uomo sull’uomo vengono alla luce soprattutto nei momenti di crisi.
Speravamo che in Svizzera, grazie all’esistenza di una legislazione ba­sata su contratti collettivi vincolanti fossi­mo al riparo dal fenomeno. E invece si è purtroppo constatato che vi sono persone che dall’estero importano in Ticino mano­dopera poi sfruttata con salari nettamente inferiori a quelli previsti.
Ciò configura da un lato il reato di estorsione e di usura e dall’altro una sorta di concorrenza sleale nei confronti delle ditte che operano cor­rettamente. Si tratta di una deriva che ri­schia di avere gravi ripercussioni non sol­tanto sociali ma anche economiche.
Moti­vo per cui siamo intervenuti su tutti i casi segnalati. E devo dire che la collaborazione da parte dei sinda­cati e del padronato è stata ottima.”