Credito per Expo 2015: si va a votare? Certo! (titolo originale)
Stavolta concordo pienamente con Attilio Bignasca.
La proposta (brutte figure in vista?) largamente antidemocratica del Consiglio di Stato volta a far votare, meschinamente, 1.6 milioni di franchi dei famosi 3.5 per il “bidone Expo 2015”, è semplicemente indecente!
Siamo arrivati ai minimi storici della correttezza istituzionale per salvare il cosiddetto deretano a chi, invitato a banchi e banchetti, “ha già sottoscritto impegni” con Tizio e Caio. Ma stiamo scherzando?
Ma qualcuno, all’interno del Governo e non, ha ancora presente quale sia il concetto di “diritti politici” in questo sempre più sfigato Cantone? La “domanda di referendum” dice ancora qualcosa alle nostre latitudini?
Personalmente e come movimento abbiamo creduto sin dall’inizio a questo referendum e ci siamo adoperati con entusiasmo alla raccolta di alcune centinaia di firme, per cui: si va a votare!
Giusta è stata l’intuizione di chi, all’interno della Lega dei Ticinesi, ha lanciato questa sfida contro il solito “magna magna dei soliti noti”, sempre pronti a spendere i soldi dei contribuenti (mai i loro!) pur di sedersi a tavola, ma nello stesso tempo chiedere “lacrime e sangue” per risanare le finanze cantonali. La schizofrenia impera!
“Expo 2015” è/era un sistema italico come un altro per fare soldi e mazzette – basta leggere le cronache – in maniera facile ma, strano a dirsi, l’hanno capita tutti all’infuori di Luigi Pedrazzini, il “nostro” cancelliere Gianella e la solita maggioranza in Parlamento. Complimenti, 10 con lode!
Grazie a chi ha avuto il coraggio, l’intuizione e i mezzi per promuovere questo referendum, che è riuscito alla grande, e grazie al quale il popolo si esprimerà. Il parere del popolo fa paura? Cavoli vostri!
Donatello Poggi, Fronte degli Indignati
(fdm) A noi questa mossa degli 1,676 milioni è sembrata maldestra, soprattutto perché tradisce un’immensa debolezza. Una specie di “attacco di panico”. Oltretutto, se si faceva subito… poteva anche funzionare!