A 105 anni dalla nascita del padre della patria Kim II-sung, nonno dell’attuale dittatore, Pyongyang ha festeggiato la ricorrenza chiamata Giornata del Sole con una grande parata militare. Soldati, carri armati e, protagonisti indiscussi, i nuovi missili balistici che a detta del Nord Corea sarebbero intercontinentali, hanno dato una dimostrazione di forza a Trump ma anche alla Corea del Sud e al Giappone.

I missili non sono stati ancora provati ma l’ambasciatore russo a Pyongyang il test potrebbe avere luogo già oggi o il 25 aprile. Egli ha riferito: “Qualche tempo fa quando è stato effettuato il test di un nuovo motore a razzo, Kim Jong Un ha detto che il mondo imparerà come è importante la creazione di un nuovo motore a razzo. Quindi si può dire quasi con certezza che i coreani stanno per dimostrare i loro risultati nella sfera della tecnologia dei razzi”.

Una notizia poco incoraggiante soprattutto per il clima teso che si instaurato in questi giorni tra USA e la Corea del Nord. Il più potente ufficiale del regime Choe Ryong-hae ha dichiarato: “Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale, e siamo pronti a colpire con attacchi nucleari nel nostro stile ad eventuali attacchi nucleari”. Choe ha inoltre accusato gli Stati Uniti di radunare armi nucleari nella Corea del Sud in seguito alla decisione di Washington di inviare una portaerei nucleare proprio in quella zona. Gli Stati Uniti inoltre non hanno escluso la possibilità di un attacco preventivo che avrebbe lo scopo di fermare l’avanzata del regime.

Si mostra estremamente preoccupata la Cina, il cui ministro degli Esteri Wang Yi ha dichiarato che la guerra potrebbe scoppiare da un momento all’altro e ha sottolineato la necessità di “far tornare le parti al tavolo negoziale”.