Ultimaora: attacco in Congo, morto ambasciatore italiano e un carabiniere
Nella Repubblica Democratica del Congo è stato compiuto un attentato, ed è stato assalito il convoglio con il diplomatico all’interno; probabilmente l’atto terroristitco è stato compiuto con “armi leggere” e, forse in seguito a un tentativo di rapimento, sono stati uccisi l’ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci.
Il militare aveva 30 anni, era in servizio presso l’ambasciata italiana dal settembre del 2020, l’ambasciatore Luca Attanasio, aveva 43 anni, era nato a Saronno, in provincia di Varese, ed era sposato con Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’associazione umanitaria ‘Mama Sofia’ a sostegno delle donne in Africa.
Attanasio era padre di tre bimbe, ed assieme alla moglie lo scorso ottobre era stato insignito del Premio Internazionale Nassiriya per la Pace.
Luca si era laureato alla Bocconi con il massimo dei voti, poi, nel 2013, aveva intrapreso la carriera diplomatica dopo essere stato all’Ambasciata d’Italia a Berna dal 2006 e console generale reggente a Casablanca, in Marocco, dal 2010.
Tre anni dopo era alla Farnesina, come Capo Segreteria della direzione generale per la mondializzazione e gli affari globali.
Nel 2015 il rientro in Africa come primo consigliere presso l’ambasciata d’Italia ad Abuja, in Nigeria. Poi, dal 5 settembre 2017 era divenuto capo missione a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo: qui era stato riconfermato in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario accreditato, e qui, nemmeno quattro anni dopo, ha trovato la morte.
Vittorio Iacovacci aveva 30 anni, era originario di Sannino, nel Lazio, e a settembre 2020 era stato inviato presso l’ambasciata del Congo a Kinshasa. Appartenente alla scorta dell’ambasciatore in un territorio ad alto rischio di attacchi terroristici da bande armate.
Due brillanti carriere l’una diplomatica, l’altra militare sono state prematuramente spezzate ancora una volta dalla violenza del terrorismo.