Premesse

1. 14.01.2011 – Genestrerio,
18.01.2011 – Ascona,
28.01.2011 – Novazzano,
31.01.2011 – Stabio.

Sono i quattro casi più recenti di una serie di rapine a mano armata che, dall’entrata in vigore dell’accordo di Schengen hanno subito una “escalation” allucinante. L’abolizione dei controlli personali ai confini, infatti, ha aperto la strada ai turisti del crimine che entrano a piacimento nel nostro Cantone per poi uscirne, perlopiù impunemente, dopo aver effettuato reati a volte anche violenti e, sempre più spesso, a mano armata.

2. La presenza di armi – di cui i delinquenti disporranno sempre in barba a qualsiasi assurda regolamentazione del tipo in votazione il prossimo 13 febbraio – e la crescente frequenza di tali atti criminali, rendono sempre più alto il rischio che un momento o l’altro ci scappi qualche morto o qualche ferito.

3. Al di là di a chi siano da attribuire le responsabilità di questa evoluzione negativa – peraltro preponderantemente di livello federale – il cittadino si aspetta che lo Stato gli garantisca una ragionevole sicurezza, fatto che, negli ultimi anni, è tutt’altro che evidente. In altre parole, la competenza sarà anche federale, ma alla nostra gente questo non interessa: vuole protezione e tocca in prima istanza a noi (Cantone) dargliela.

Alla luce di quanto sopra, ci permettiamo di chiedere:

a. Cosa intende fare il Consiglio di Stato, rispettivamente le forze di polizia, per arginare questo fenomeno vieppiù frequente e pericoloso?

b. Non è possibile – semmai aumentando adeguatamente l’organico di polizia – aggirare il divieto dei controlli personali ai confini imposto da Schengen, effettuando sistematicamente i controlli di polizia all’interno della fascia di confine, nel senso di agire veramente a pochi metri dalla frontiera o addirittura sulla frontiera (in altre parole, competenza della polizia invece che delle guardie di confine, ma controlli sistematici come prima)?

c. Quale altra soluzione pratica e attuabile propone può proporre il Consiglio di Stato, che non sia una comoda ma insana dichiarazione d’impotenza di fronte al diritto federale, rispettivamente internazionale, superiore?

Per il gruppo UDC:
Eros N. Mellini – Marco Chiesa – Gabriele Pinoja – Pierre Rusconi