Il corpo di Yara Gambirasio presenta lesioni compatibili con un arma da taglio al collo e alla schiena.
Secondo indiscrezioni su una prima analisi del cadavere altri segni potrebbero essere stati causati dal suo aguzzino, come anche dalla prolungata presenza del corpo in un’area boschiva. 
Una parola definitiva verra’ dall’autopsia che sara’ eseguita domani.
“Sono state trovate cose importantissime – si e’ limitato a dire il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi a proposito dei rilievi effettuati attorno al corpo. Si tratterebbe dell’iPod della ragazza e della sim card e la batteria del del cellulare (mentre il telefonino, un Lg nero, non e’ stato rintracciato).


Sul posto sono stati trovati anche diversi effetti personali della ragazza, tra cui le chiavi di casa, che saranno sottoposti ad analisi tecniche e scientifiche alla ricerca di tracce utili per risalire ai suoi aguzzini.
Alcuni elementi possono far pensare che l’assassino non abbia tenuto in custodia la ragazzina per molto tempo. E questa e’ una delle questioni principali al centro delle prime fasi dell’indagine: capire da quanto tempo il corpo si trovava nel punto in cui e’ stato scoperto ieri pomeriggio da un amante dell’aeromodellismo che rincorreva un aereo caduto tra le sterpaglie.

Ai genitori l’arduo compito del riconoscimento del cadavere.
E’ stato effettuato all’istituto di medicina legale di Milano il riconoscimento del cadavere di Yara Gambirasio da parte dei genitori Mara e Fulvio, che hanno raggiunto l’istituto insieme al questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi.
Al riconoscimento era presente anche l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che gia’ ieri era stata a Chignolo sul luogo del ritrovamento della salma. I genitori, come di consueto, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Sempre all’Istituto di Milano sara’ effettuata domani l’autopsia, alla quale parteciperanno anche un genetista e un patologo.
Il corpo della ragazzina e’ in pessime condizioni, in parte mummificato e in parte ridotto a scheletro, forse a causa degli attacchi di qualche piccolo animale. Chi l’ha visto ieri lo ha descritto come disteso sulla schiena con le braccia all’indietro, abbandonato tra le sterpaglie.

I volontari che hanno perlustrato la zona tre volte e anche le numerose persone che utilizzano il vicino sentiero escludono che il corpo potesse essere li’ da molto tempo. Gli inquirenti pero’ fanno notare che il corpo era quasi ridotto a uno scheletro e in avanzato stato di decomposizoine: condizioni che rendono difficilissimo lo spostamento.

(agi)