Toyota, casa automobilistica fra le più grandi al mondo sta valutando le conseguenze del sisma che ha colpito così pensantemente il Giappone, così come le disposizioni materiali e umane da mettere in opera per la ripresa della sua produzione e di quella dei suoi fornitori.
L’azienda ha deciso di mantenere il blocco della produzione nelle 21 unità del gruppo e delle sue filiali almeno fino a martedì 22 marzo. Mercoledì mattina era stato deciso di riprendere le attività giovedì, ma la situazione attuale non permette una ripresa così presto. Il blocco era iniziato il 14 marzo : sette giorni in cui normalmente vengono prodotti 95mila veicoli.

Toyota ha precisato che la settimana di blocco della produzione non avrà alcuna conseguenza sulla produzione in Europa, né sulla consegna di veicoli e di pezzi di ricambio dal Giappone. Il trasporto verrà eseguito via nave e durerà all’incirca 5 settimane. Toyota ha a disposizione lo stock di veicoli e pezzi di ricambio per un mese

Nissan sta riprendendo la produzione dei pezzi di ricambio. Tutti i suoi impianti, eccetto la fabbrica di motori di Iwaki, sono riusciti a riparare gran parte dei danni conseguenti al sisma. La fabbrica di Iwaki invece riprende l’attività molto lentamente a causa delle scosse di assestamento, che si ripetono quasi senza sosta.
Honda ha chiuso i siti di produzione di Hamamatsu, Ogawa, Sayama et Tochigi. Anche Suzuki ha interrotto la produzione almeno fino a lunedì 21 marzo.