Oggi giovedì 24 marzo alle ore 17.00, alla presenza del Consigliere di Stato e direttore del DECS Gabriele Gendotti, della Consigliera di Stato e direttrice del DFE Laura Sadis, del vicesindaco di Giubiasco Franco Marietta e del Direttore della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali Claudio Del Don verrà inaugurata la nuova sede della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (SSPSS) di Giubiasco.
La nuova sede della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (SSPSS) di Giubiasco rappresenta una prima importante tappa per poter presto riunire in un unico istituto gli 850 studenti della SSPSS che sono oggi distribuiti fra Mendrisio, Canobbio e Giubiasco.

Attualmente, nella nuova sede, sono 340 gli studenti che seguono la formazione di Operatore sociosanitario.
Nascita ed evoluzione della SSPSS
La SSPSS è nata all’interno dell’allora Dipartimento delle Opere Sociali (DOS) che a sua volta, per la realizzazione dell’istituto, si è ispirato alle “Ecoles de culture générale” romande.
All’inizio degli anni Settanta, DOS e DPE (Dipartimento della pubblica istruzione) hanno avviato un’operazione in grande stile destinata a pubblicizzare una nuova immagine delle professioni del settore.
Oggi la SSPSS fa capo alla Divisione della Formazione Professionale (DFP) del Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport (DECS).

All’evoluzione dell’offerta formativa della scuola e dei rispettivi riconoscimenti federali, ha fatto seguito la crescita del numero degli studenti.
La scuola offre tre curricoli diversi: quello classico di cultura generale con il quarto anno di maturità specializzata sanitaria e sociale, la quale dà accesso alle formazioni sociali e sanitarie del terziario; il curricolo di operatore sociosanitario (OSS) e quello di operatore socioassistenziale (OSA), entrambi con maturità professionale federale sanitaria e sociale integrata. Gli studenti ottengono nei due specifici settori l’attestato federale di capacità.
Frequentando la SSPSS è inoltre possibile, per il settore professionale, frequentare le lezioni professionali anche in un’altra lingua nazionale e seguire la formazione pratica nella Svizzera tedesca o romanda.