Sei giorni dopo la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che sanciva la no-fly zone sulla Libia, il Consiglio federale aveva autorizzato agli aerei della coalizione il sorvolo della Svizzera. Laurent Savary, portavoce delle Forze aeree svizzere ha pero’ confermato che tra il 18 e il 23 marzo, prima che la Confederazione aprisse il suo spazio aereo ai voli della coalizione impegnata nell’operazione bellica in Libia, dodici aerei militari stranieri erano già passati nei cieli sopra la Svizzera.
L’Onu aveva già decretato la risoluzione 1973 ma il Consiglio federale non aveva ancora dato l’autorizzazione di sorvolo.

Uno di questi aerei, un Boeing di rifornimento dell’US Air Force, modello Stratotanker 62-3499 ha sorvolato la Svizzera il 20 marzo verso la 1 e 30 del mattino, qualche ora dopo l’inizio dei bombardamenti francesi, americani e britannici sulla Libia.
Le forze aeree della Confederazione e l’Ufficio federale dell’aviazione civile ritengono non vi sia stata alcuna infrazione alla sovranità dei nostri cieli. Lo Stratotanker 62-3499 e gli altri undici aerei beneficiavano della cosiddetta “diplomatic clearance”. Però la regolamentazione che accompagna queste autorizzazioni esclude chiaramente i voli che servono “direttamente a preparare o a sostenere operazioni belliche”. Per una questione di neutralità questi voli non sono autorizzati nei cieli della Svizzera.

Gli Stati Uniti, che beneficiano di un permesso annuo permanente, hanno utilizzato l’etichetta della dip clearance per il volo del 20 marzo del Boeing Stratotanker. Hanno violato le disposizioni dell’UFAC? Il portavoce di questo ufficio, Anton Kohler ha dichiarato che non si può dire con certezza. Quando l’UFAC rilascia delle autorizzazioni queste si basano su una relazione di fiducia reciproca. Le forze aeree eseguono comunque controlli regolari per vedere se le condizioni sono rispettate.

Riguardo agli altri undici aerei, né l’UFAC né le forze aeree sanno dire di che genere di velivoli si trattasse, né se fossero direttamente implicati nelle operazioni in Libia. Una simile situazione si era già prodotta nel 2003, all’inizio della guerra in Iraq, quando a sorvolare la Svizzera senza la specifica autorizzazione del Consiglio federale erano stati aerei B-52 americani.

(Fonte: le Matin.ch)