Dopo l’incontro dei ministri dell’Interno dell’Unione europea, che si è svolto oggi in Lussemburgo, il ministro italiano Roberto Maroni non ha taciuto il suo malcontento.
“E’ stato un incontro deludente – ha detto Maroni – l’Italia deve fare da sola. La riunione si è conclusa con un documento, sul quale c’é stata la mia astensione, che non prevede alcuna misura concreta. Noi, quando c’é stato bisogno, abbiamo espresso la nostra solidarietà verso la Grecia, l’Irlanda e il Portogallo. Ma a noi, in questa situazione di grave emergenza, ci è stato detto ‘cara Italia, sono affari tuoi e devi fare da sola’. Mi chiedo se davvero abbia un senso continuare in questa posizione, a far parte dell’Unione Europea.”

“L’Unione europea – ha proseguito il ministro Maroni – è un’istituzione che si attiva subito per salvare le banche, per dichiarare guerra, ma quando c’é da esprimere solidarietà concretamente ad un paese in difficoltà come oggi é l’Italia, si nasconde”.

Il ministro degli Interni tedesco, Hanz-Peter Friedrich, ha replicato alle critiche di Maroni dichiarando che “La solidarietà in Europa deve essere condivisa solo quando un paese è realmente colpito da un problema di immigrazione di massa. E’ questo non è il caso dell’Italia, che è un paese grande: 23mila profughi non sono un problema rispetto alla popolazione totale del paese.”