Lunedì mattina l’ex capo militare dei Serbi di Bosnia Ratko Mladic è stato allontanato dall’udienza del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia per le sue continue interruzioni al dibattimento e perché rifiutava di dire se si considerava colpevole o meno dei capi d’accusa che gli sono imputati: genocidio, crimini contro l’umanità, violazione delle leggi di guerra durante l’assedio di Sarajevo (1992-95) e il massacro di Srebrenica, dove nel luglio del 1995 vennero uccisi migliaia di musulmani bosniaci.


Mladic ha accusato i giudici di mettergli pressione: “Non mi lasciate respirare – ha urlato all’indirizzo del giudice olandese Alfons Orie ed ha chiesto maggior tempo per preparere la sua difesa e il diritto di scegliere personalmente gli avvocati difensori.
Il suo allontanamento dall’aula ha decretato d’ufficio la posizione di non colpevolezza di fronte ai capi d’accusa.