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Mercoledì il Consiglio di Stato ha approvato lo studio di aggregazione (avviato nel 2008) tra Bogno, Certara, Cimadera, Valcolla, Sonvico e Cadro con la città di Lugano, così come il rapporto della Commissione dei rappresentanti di questi comuni (al quale Cadro non aveva però apposto la sua firma).
La data della votazione consultiva per il progetto di aggregazione è stata fissata al 20 novembre prossimo.
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Come si legge oggi su La Regione “Se accolta, questa nuova aggregazione, per la quale il governo ha stanziato aiuti per 40 milioni di franchi, si tradurrebbe in un’espansione territoriale e demografica. Lugano passerebbe dagli attuali 55’000 a poco meno di 60’000 abitanti. La superficie cittadina raddoppierebbe da 32,1 a 71,1 chilometri quadrati. La rete delle strade comunali si allungherebbe da 270,9 a 404,2 chilometri.
… Tra un mese, al più tardi, l’autorità cantonale dovrà recapitare ai cittadini il materiale di voto.
La Commissione ha stilato un calendario di massima per le serate d’informazione aperte agli abitanti che dovranno esprimersi sul progetto di aggregazione con la città di Lugano. Quattro dovrebbero essere gli incontri, uno in Val Colla , uno a Cadro, uno a Sonvico e almeno un altro a Lugano.

Un aspetto singolare si registra a Cimadera: il Comune della sindachessa Cherubina Ravasi conta una quarantina dei suoi 170 abitanti all’estero, in prevalenza in Lombardia. Ebbene, trattandosi di una votazione di natura ‘sovracomunale’ i residenti all’estero non potranno votare per corrispondenza, bensì saranno chiamati a presentarsi di persona ai seggi. Un numero che rappresenta una fetta importante della popolazione.

L’incognita più grande risiede a Cadro. Dopo la mancata firma del rapporto da parte del sindaco Fabrizio Beretti anche il Municipio, all’unanimità, ne ha come noto bocciato le conclusioni. I membri dell’Esecutivo di Cadro hanno definito il rapporto “di parte e privo di contenuti e di decisioni importanti”. Un rapporto dove le richieste e le osservazioni formulate dal Municipio sono state “completamente ignorate e di conseguenza escluse dalla relazione finale.”