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Interessante intervista a Pierre Rusconi oggi sul Corriere del Ticino, dove il presidente cantonale dell’UDC si esprime sulle elezioni federali del 23 ottobre e sul particolare momento in cui si trova il suo partito. Un’intervista dal titolo accattivante: “Basta mezze misure. In paradiso o all’inferno.”
Ne riportiamo qui di seguito alcuni passaggi
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Il connubio con la Lega porterà l’UDC Ticino ad avere un esponente in Consiglio nazionale? Questa è la questione topica. La prova del nove come la definisce Rusconi:
“Ovviamente si tratta della prova del nove, come accade ogni quattro anni. In un solo weekend si tratterà di vedere se gli elettori ci premieranno o meno per il lavoro fatto nel quadriennio. Se il risultato ci sarà avverso significherà che abbiamo sbagliato o che per l’UDC in Ticino non c’è posto.
… Faccio solo una semplice constatazione, poi le urne, diranno. Noi ci proveremo e ci crediamo. Devo dire però che ciò che ci ha un po’ “scornato” è il fatto che abbiamo fatto una campagna per le Cantonali che ha avuto grande risonanza, ma benefici, in cifre, non ne abbiamo avuti.
Ci sono stati presidenti che sono andati in paradiso, altri all’inferno, noi siamo rimasti nel limbo. A questo punto io voglio andare in paradiso o all’inferno, ma non più restare nella terra di mezzo. Basta mezze misure.

… Il 24 ottobre deciderò: se verrò eletto non manterrò la doppia funzione e mi dimetterò. Lo farò anche in caso di nessun seggio UDC. Se a Berna andrà un altro collega resterò fino alle Comunali del 2012. In ogni caso non terrò il seggio in Parlamento per tutto il quadriennio.
… Dalla Lega ci aspettiamo un sostegno mediatico e abbiamo già ottenuto la “congiunzione delle liste”, uno strumento che porta vantaggi esclusivamente a noi. È talmente evidente che tutti sanno che nel 2007, con la congiunzione, saremmo già andati a Berna e il PLRT avrebbe perso un seggio. Il fatto che ci siamo spesi per la Lega senza correre per il Consiglio di Stato ha certamente favorito Bignasca ad aprile. Ora speriamo che la nostra correttezza dia la voglia di dare a noi un sostegno concreto.”

Al giornalista del Corriere del Ticino che gli chiede a cosa punterà l’UDC Ticino dopo i frontalieri per le cantonali di aprile, Rusconi risponde che “Stiamo conducendo una campagna in tre fasi: la Svizzera che avevamo, la Svizzera che abbiamo e la Svizzera che vorremmo».
Il candidati UDC al Consiglio Nazionale sono Pierre Rusconi, Marco Chiesa, Orlando del Don, Lara Filippini, Gianni Martinelli, Eros Mellini, Luca Paltenghi e Gabriele Pinoja.
Per il Consiglio degli Stati, Lega e UDC sostengono l’Indipendente Sergio Morisoli.