Il video trasmesso martedì scorso alle agenzie di stampa nel quale si vedono i due giovani svizzeri ostaggi dei talebani in Pakistan sarebbe stato girato almeno un mese fa.

Lo ha affermato un fotografo dell’Epa, la European pressphoto agency. Lo stesso è stato dichiarato da Mansour Khan Mahsoud, vice direttore del Fatah Research Center, che dalla scorsa estate segue da vicino la vicenda dei due ostaggi.
Nelle immagini si vedono David Hoch e Daniela Widmer vestiti con abiti pachistani, seduti per terra di fronte a un grande telo sul quale è scritto un passaggio del Corano. Chiedono alle autorità di Berna e di Islamabad di raddoppiare gli sforzi per giungere alla loro liberazione.

Il Dipartimento federale degli affari esteri, che dal 1. gennaio sarà diretto dal Consigliere Didier Burkhalter, si è limitato a dichiarare di aver visionato le immagini.

La richiesta di riscatto per la loro liberazione è stata portata a 4 milioni di dollari, ha precisato Khan Mahsoud. In precedenza era giunta anche la richiesta del rilascio di una scienziata pachistana detenuta negli Stati Uniti con l’accusa di terrorismo e di diversi guerriglieri talebani in carcere in Pakistan.
La scienziata, Aafia Siddiqui, non verrà sicuramente liberata : negli USA è stata condannata alla prigione a vita. Invece, nell’intento di mostrare volontà di collaborare, le autorità pachistane hanno già rilasciato 17 combattenti talebani.
Lo scorso ottobre un collaboratore dei servizi segreti pachistani aveva assicurato che il governo svizzero tiene contatti indiretti con i talebani e i negoziati stanno procedendo.