Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/single.php on line 88

L’Italia è paralizzata dalla protesta degli autotrasportatori. La mobilitazione, cominciata in Sicilia con il “Movimento dei forconi” contro gli aumenti del gasolio, pedaggi autostradali e Irpef, si è estesa lunedì in tutto il paese con blocchi alla circolazione sulle autostrade e pesanti disagi per gli automobilisti. Le agitazioni proseguiranno per altri 4 giorni. Sono fermi taxi e Tir, i caselli autostradali sono chiusi e le code si snodano per chilometri.

I problemi maggiori sono riscontrati in Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Piemonte. Oggi poco dopo le 12h00 vi erano oltre 200 Tir fermi al casello di Castel del Lago (Av), in ingresso verso la Napoli-Bari. Sempre da stamani centinaia di Tir bloccano la tangenziale di Torino, impedendo la viabilità a ogni mezzo pesante e lasciando solo una corsia per le auto. La stessa situazione di caos e disagi si registra in molte altre località, dal nord al sud.
Gli scioperi e le proteste contro il decreto sulle liberalizzazioni varato dal governo Monti continuerà con la serrata dei benzinai, che stanno pensando a 10 giorni di stop divisi in blocchi di 3 giorni. Il 26 gennaio sciopereranno per 24 ore anche i ferrovieri.

“Seguiamo con molta attenzione e fermezza le proteste in tutta Italia di varie categorie e siamo aperti al dialogo, ma anche ad usare tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione – ha dichiarato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri – è una responsabilità pesante per noi da affrontare e lo faremo con serenità, ma anche con determinazione. Ci sarà dunque massima attenzione alla cornice di legalità in cui avvengono queste manifestazioni.”