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Come docente ed ex-vicedirettore del CPC di Chiasso mi sono preso la briga di leggere il messaggio 6583 del 7 dicembre 2011 con il quale il Consiglio di Stato chiede al Gran Consiglio un credito suppletorio di 2’180’000.- per la ristrutturazione del CPC di Chiasso.

Man mano che la lettura procedeva rimanevo sempre più allibito: è possibile scrivere così tante frottole e inesattezze in così poche pagine?

Andiamo con un po’ d’ordine: la prima delle due affermazioni più incredibili è quella secondo cui le scadenze prevedono la consegna delle aule al livello 0 per dicembre 2011.
Si osservi che il messaggio è datato 7 dicembre 2011. Orbene il livello 0, a tutt’oggi 24 gennaio 2012, è ancora un cantiere completamente aperto e, a naso, potremo considerarci fortunati se le aule ci verranno consegnate in aprile-maggio!
Nel messaggio si afferma poi che la palestra è stata consegnata all’inizio dell’anno scolastico 2011-2012 ed è in fase di rodaggio: la verità è, invece, che da due mesi la palestra non può essere utilizzata (chissà fino a quando), poiché si sta provvedendo a risolvere il problema delle infiltrazioni d’acqua (chi pagherà i costi supplementari e chi ha progettato una palestra nuova di zecca, che fa acqua da tutte le parti?).
Un’altra affermazione azzardata è quella secondo cui il lavori si concluderanno entro fine 2012; credo che tutti gli addetti si rendano benissimo conto che ciò sarà assolutamente impossibile.
Oltre al credito suppletorio, nel messaggio, si parla anche di una riduzione di costi di 890’000.- rispetto al credito inizialmente votato e si fa un elenco dei provvedimenti atti ad ottenere questo scopo.
Ne cito qualcuno: “Mantenimento dove è ancora possibile dei serramenti esistenti che sono di buona qualità. Eseguiti nel biennio 1994/95 in legno (vetratura doppia), non hanno esaurito il loro ciclo di vita, di conseguenza, anche per ragioni di uso parsimonioso e sostenibile delle risorse, non si ritiene debbano essere sostituiti”.
Si osservi che la frase sibillina “dove è ancora possibile” significa, in realtà, “dove non sono ancora stati smontati e buttati via”.

Che coordinamento! Oltretutto avremo poi “una scarpa e una sciavata”. Un paio di osservazioni sono doverose.
Come dice lo stesso messaggio la commissione della gestione, dopo una visita al cantiere manifesta ““perplessità circa sia l’intenzione di mantenere gli attuali infissi (al posto di sostituirli) sia per il sistema di chiusura delle porte”.
Il perché è doppiamente ovvio: da un lato si tratta solo di rimandare di qualche tempo la (necessaria) sostituzione che poi andrà a finire su un altro conto e nessuno se ne accorgerà e dall’altro risulta per lo meno strano che nella richiesta di credito suppletorio si dica “Le principali differenze rispetto al preventivo esposto nel Messaggio con la richiesta del credito di costruzione sarebbero da imputare alle seguenti voci: ……b) Standard energetici più elevati (RuEn, tripla vetratura, isolazione)”.
Da un lato vanno bene le doppie vetrature vecchie, dall’altro si chiede il supplemento per la tripla vetratura. Mi chiedo anche se, mantenendo le vecchie finestre, siamo poi sicuri di ricevere i sussidi federali per le costruzioni Minergie, come si afferma nel messaggio. Ne dubito fortemente.

Con un risparmio di 78’000.- si procederà poi all'”Eliminazione degli elementi di oscurazione esterni sostituiti da tende interne”.
È discutibile la posa di tende in una scuola (quanto dureranno?), ma, quel che è peggio è che si sottace che il minor oscuramento comporterà l’acquisto di apparecchi di proiezione più potenti e quindi più costosi, ma anche questo finirà su un altro conto e nessuno se ne accorgerà.
Nel messaggio si citano più volte “i continui imprevisti”; mi chiedo quali dilettanti abbiano potuto pensare, in fase di progettazione, che, in un palazzo come il nostro, non sarebbero sorti importanti e certamente ben prevedibili “imprevisti”.
Li avrebbe previsti anche “ul prim che pasa in strada….”

Sorvolo poi sull’intenzione di rinunciare (nel 2012!) all’erogazione dell’acqua calda nelle toilettes degli allievi e alla climatizzazione dell’aula magna (sottotetto), con un risparmio complessivo di ben 70’000.-
Infine una piccola chicca: l’unico locale già consegnato, l’aula docenti, dispone di posti di lavoro al PC per i docenti che non rispettano assolutamente le norme SUVA. Speriamo bene per le future aule d’informatica.

Riassumendo: fra acquisto del palazzo, crediti vari già votati e credito suppletorio siamo già ben oltre i 20 milioni e, magari, non è finita qui.
In compenso avremo un palazzo monco, con serramenti di due tipi diversi ecc. ecc. ed inoltre gli utenti avranno sopportato disagi veramente considerevoli (rumori assordanti, odori nauseabondi, polvere, freddo ecc.) per almeno due anni.
Come cittadino contribuente e ricordando anche gli altri casi recenti di sorpassi (p.es. alle medie di Riva) sono scandalizzato dall’uso superficiale che si fa dei soldi del cittadino da parte di (quanto capaci?) funzionari che, oltretutto, preparano messaggi contorti che poi il Consiglio di Stato sottopone agli ignari Granconsiglieri che avrebbero tutto il diritto di credere che ciò che leggono in un messaggio governativo corrisponda al vero.

Edo Pellegrini, presidente del Consiglio comunale di Vacallo