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Il versamento all’Italia dell’aliquota dell’imposta alla fonte 2011 dei frontalieri, circa 60 milioni di franchi, verrà eseguito. Così ha deciso il Consiglio di Stato.

Salvo sorprese dell’ultima ora, oggi il Consiglio di Stato darà l’assenso al pagamento e il ristorno sarà versato al Ministero dell’economia e delle finanze di Roma, che dovrà poi distribuirlo ai diversi comuni di frontiera.
Un versamento a cui si oppone la Lega dei ticinesi, che fa notare come l’Italia non abbia mantenuto le promesse e tenga la Svizzera nella sua lista nera dei paradisi fiscali. Un versamento che d’altro canto dovrebbe contribuire a distendere i rapporti diplomatici tra i due paesi.
Giuliano Bignasca ha cercato di far pressione sui due Consiglieri di Stato della Lega, Norman Gobbi e Marco Borradori, affinchè oggi si oppongano e non diano l’accordo al versamento, ma entrambi sembrerebbero propensi ad allinearsi alla decisione dei colleghi di governo.

Un atteggiamento che il Mattino online commenta con un “Calata di braghe in arrivo?” e definisce la giornata odierna come il giorno dei lunghi coltelli : “Il Consiglio di Stato sta comunque optando anche per un’altra soluzione, cioè chiedere al Consiglio Federale una compensazione per le aliquote, al momento fuori di testa considerata la situazione di Fallitalia e constatando che sarà comunque molto difficile trovare un accordo ragionevole fintanto che a trattare con Monti&Co ci vanno balivi che il Ticino l’hanno visto in cartolina e Lauretta Gnè-Gnè $adis, che già dal principio non voleva il blocco dei ristorni (evidentemente a lei gli accordi andavano bene così com’erano..).
L’importante decisione dei Consiglieri di Stato oggi svelerà la maschera di alcuni di loro: fate vedere chi siete e quali interessi fate!”