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Il ricorso di Matteo Cheda e cofirmatari che mette in dubbio l’esito della votazione cantonale sul semisvincolo di Bellinzona, a causa del finanziamento di alcuni Comuni al comitato del Sì, verrà esaminato dal Gran Consiglio.

Il ricorso è pervenuto anche al Tribunale amministrativo cantonale, si legge sull’edizione odierna del quotidiano La Regione : “(che) ha fatto sapere che il suo campo d’azione si limita a questioni puramente tecniche e organizzative come la qualità del materiale di voto o quello informativo inviato dall’autorità agli aventi diritto; in risposta, il presidente del Gran Consiglio, Michele Foletti, consultatosi con la Segreteria parlamentare e il suo giurista, ha comunicato di accettare il parere del Tram pur sollevando alcune riserve.
Ora la Segreteria ha scritto ai Municipi del Bellinzonese e alla Commissione regionale dei trasporti affinché spieghino i motivi per cui hanno finanziato, o non finanziato, la campagna del ‘sì’.
Mentre la Crtb e il Municipio di Giubiasco a suo tempo avevano pubblicamente spiegato di aver versato rispettivamente 50mila e 20mila franchi, solo dopo la votazione del 23 settembre è emerso che anche altri sei Municipi avevano ‘collaborato’ facendo lievitare la cifra complessiva del sostegno pubblico a 97’500 franchi.
Il ricorso sarà prossimamente sottoposto alla Commissione petizioni e ricorsi del Gran Consiglio che dovrà presentare il proprio rapporto (o più rapporti in caso di pareri diversi) al plenum del parlamento.”