Il rifiuto del Bundesrat tedesco di ratificare l’accordo fiscale concluso tra Berna e Berlino non piace al PLR, che in un comunicato accusa i partiti della sinistra di aver usato la maggioranza per attuare un colpo tattico ai fini della campagna elettorale tedesca.

“In questo modo – prosegue il comunicato – danneggiano i contribuenti e loro stessi, in quanto senza accordo fiscale i Länder e i comuni perderanno soldi.”
Il PLR non abbandona la speranza e conta sulla Commissione di conciliazione per giungere a un’intesa fra il Bundestag e il Bundesrat.
Lo scambio automatico dei dati non viene preso in considerazione : “Il Consiglio federale deve proseguire la strategia attuale e concludere accordi analoghi con altri Stati.”

Eveline Widmer-Schlumpf ha reagito al rifiuto del Bundesrat venerdì mattina commentando che : “La Svizzera rimane disponibile per operare congiuntamente con la Germania, alfine di concludere il processo di ratifica.”
La Consigliera federale sottolinea che “in Germania il processo non è ancora concluso. Restano aperte le conclusioni della Commissione di conciliazione, che comprende rappresentanti delle due Camere.
Nel corso dei prossimi giorni questa commissione cercherà di mettere d’accordo Bundestag e Bundesrat.”
Di recente Eveline Widmer-Schlumpf aveva detto che un rifiuto definitivo della Germania non rimetterebbe in causa gli accordi fiscali già ratificati con la Gran Bretagna e l’Austria, così come non invaliderebbe i negoziati in corso con Grecia e Italia.
Questi accordi dimostrano che esiste un’alternativa allo scambio automatico di dati bancari, ha sottolineato la Consigliera federale.

Un’opinione non condivisa dal Consigliere nazionale socialista ginevrino Carlo Sommaruga, che di ritorno da una visita al Parlamento europeo a Strasburgo ha dichiarato : “Lo scambio automatico dei dati bancari si profila come una norma per l’Ocse e l’Unione europea. L’armonizzazione fiscale è la loro prossima priorità.”