Da almeno un paio d’anni si va dicendo che il 21 dicembre 2012 vi sarà la fine del mondo, l’Apocalisse, la tragica conclusione del capitolo della Terra dedicato all’umanità.
Al 21 dicembre mancano due giorni eppure non si vedono in giro quelle scene di panico che ci si sarebbe potuti attendere
.

Il portale online Atlantico intervista al riguardo lo scrittore e giornalista francese Pascal Bruckner.

Perchè affrontiamo l’idea della morte collettiva dell’umanità con spirito più leggero rispetto all’idea della nostra propria morte?
La fine del mondo è comunque più piacevole della morte individuale – commenta Bruckner : “dato che quando siamo noi a morire gli altri restano vivi, mentre in questo caso dovremo morire tutti insieme.
E’ consolante sapere di non essere i soli ad andarsene. Non sono sicuro che questo sia egoismo. Penso che il ragionamento abbia a che fare con l’istinto di sopravvivenza.
La morte è come la sofferenza, è l’arbitrio totale. Perchè io vengo colpito da una malattia mentre attorno a me tutti stanno bene? La morte, e soprattutto la morte in giovane età, è un’ingiustizia suprema. Si preferisce che questa ingiustizia sia condivisa da molte altre persone.

Perchè la fine del mondo scatena tante fantasie? E’ un po’ come nei film horror, lo spavento è talmente inconcepibile che provoca piacere. Ci si fa paura dicendosi che sta arrivando la fine del mondo, pur sapendo che dall’alba dei tempi la fine è stata evocata almeno 183 volte.
Ritengo sia pericoloso negare la fallibilità umana, la nostra natura mortale. Il Medioevo ha sempre riso della morte, in un’epoca in cui si moriva molto giovani. Credo sia giusto ridere degli imbecilli che trasportano ideologie di morte, catastrofiste e apocalittiche.

Oggi gli ideologi dell’apocalisse fioriscono non solo attraverso le sette religiose ma anche tramite le sette laiche, di cui l’ecologia è uno dei rappresentanti.
Per loro la fine del mondo è provocata dai nostri stessi peccati. L’umanità scomparirà a causa dell’orgoglio dell’uomo, della sua vanità. Questo è quello che vanno ripetendo da anni.”