Nonostante sia morto da quasi due mesi, Giuliano Bignasca è stato al centro di un processo presso il Tribunale di Varese. Bignasca era stato infatti citato per diffamazione nei confronti del sindaco di Luino Andrea Pellicini.

L’azione legale è stata però estinta quando il Giudice delle udienze preliminari Giuseppe Fazio, ha ufficialmente recepito la notizia della morte di Giuliano Bignasca.
Di conseguenza il processo si è chiuso prima che iniziasse. Fazio disposto il “non doversi procedere” e in aula si sono svolte soltanto le operazioni necessarie a chiudere la causa.
L’udienza era ugualmente necessaria per legge, perché in Italia dev’essere un giudice a dichiarare estinti gli effetti penali di un reato, una volta accertata la morte del reo.

Nel caso specifico contro il sindaco di Luino, Bignasca era stato querelato nell’aprile 2011 per alcune affermazioni, dal carattere ritenuto diffamatorio, che erano comparse sia su internet sia sulla versione cartacea del Mattino della Domenica.
Pellicini era stato attaccato sulle vicende legate ai frontalieri e in particolare ai ristorni dell’imposta alla fonte : di volta in volta era stato definito bambela che starnazza, sindaco somaro, fascistello d’oltreconfine, sindaco piangina, arrogantello tricolore che difende i frontalieri mangiapasta, besugo, …

Ora, secondo la Procura di Varese la diffamazione c’era ma il processo non si farà più perché il querelato è morto.

(Fonte : Infoinsubria.com)