Il Granconsigliere della Lega Paolo Sanvido chiede di tornare al blocco del ristorni d’imposta dei frontalieri.
Nell’edizione del 5 giugno del Corriere del Ticino, Sanvido scrive : “Secondo i dati sulla disoccupazione (…) risulta che il Cantone Ticino si distanzia sensibilmente dalla media svizzera avvicinandosi invece alle dinamiche del mercato del lavoro che si registrano nelle zone italiane di confine.
In particolare questa evoluzione negativa trova conferme per la segmentazione che riguarda le donne, i giovani e i disoccupati di lunga durata.
La globalizzazione e la libera circolazione dei lavoratori tra aree economiche di confine è la causa che genera questa analogia negativa sul tasso di disoccupazione. Una convergenza di cui faremmo volentieri a meno.
Dal 2000 in Ticino si è assistito a una crescita senza precedenti della manodopera frontaliera (…) Oggi assistiamo ad un’aspra concorrenza tra frontalieri e lavoratori residenti. Non possiamo più limitarci a registrare disarmati un’evoluzione che ha quale conseguenza diretta per il Ticino l’aumento del costo sociale.
(…) Non possiamo aspettare che questo tema sia risolto a livello federale (…) Un nuovo blocco dei ristorni è un passo necessario per riportare la giusta attenzione a una situazione ormai insostenibile, spingendo tutti gli attori a trovare una soluzione praticabile sotto tutti i profili: economici, emotivi e ambientali.”