L’ex Consigliera federale Micheline Calmy-Rey vorrebbe un maggior impegno da parte della Svizzera nel dossier siriano.

L’ex responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri ritiene che il suo successore, Didier Burkhalter, sia troppo discreto di fronte alla tragica situazione umanitaria in Siria e deplora il silenzio del DFAE al riguardo.

“La Svizzera deve denunciare le violazioni del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani, da qualunque parte esse provengano – ha detto ai microfoni della radio romanda – Io penso che potremmo farci sentire maggiormente, perchè contrariamente a quel che si pensa la voce della Svizzera nell’ambito umanitario ha il suo peso.”

In maniera più generale, Micheline Calmy-Rey constata che con l’arrivo al DFAE di Didier Burkhalter la politica estera della Svizzera non sia cambiata. A essere cambiato è lo stile.
Calmy-Rey ritiene che Burkhalter conduca la politica che lei stessa conduceva, ma con meno comunicazione, o in maniera più discreta, e con un impegno più marcato nelle politiche europee.