Il ministro iraniano degli Affari esteri Mohammad Javad Zarif ritiene necessaria una riunione ministeriale con le grandi potenze dopo i negoziati di Ginevra, il 15 e 16 ottobre, per finalizzare un accordo sul nucleare nel suo paese.

“Spero potremo giungere a una roadmap entro mercoledì 16 ottobre ma sarà probabilmente necessario avere una nuova riunione fra ministri – ha dichiarato Zarif.

I negoziati di Ginevra sono previsti a livello di direttorio politico o di vice-ministri degli Affari esteri, fra l’Iran e i paesi del gruppo 5+1 (Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Russia, Cina e Germania). Verranno ripresi i negoziati nucleari interrotti lo scorso aprile.
Zarif parteciperà alla riunione d’apertura; in seguito verrà sostituito dal suo vice ministro Abbas Araghchi.

Una prima riunione ministeriale è avvenuta lo scorso settembre a New York, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Abbas Araghchi ha dichiarato che il piano che verrà presentato da Zarif ai paesi del 5+1 durante la seduta di apertura è stato preparato in maniera che non vi sia alcun pretesto per rifiutarlo.
Non ha dato altri dettagli al riguardo ma ha precisato che l’arricchimento dell’uranio è la linea rossa dell’Iran : “Non permetteremo in alcun caso che l’arricchimento dell’uranio venga sospeso, limitato o bloccato. Possiamo discutere del livello, forma e quantità dell’arricchimento. Non permetteremo nemmeno che un solo grammo di uranio arricchito lasci il paese.”

Secondo il rapporto del’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) pubblicato a fine agosto, l’Iran possiede 6’774 chili di uranio arricchito al 3.5% e 186 chili arricchiti al 20%.
Il paese ha anche trasformato 187 chili di uranio arricchito al 20% in barre combustibili.