Kenneth Branagh diresse e interpretò Enrico V di Shakespeare nella trasposizione cinematografica del 1989 dell’omonimo dramma, vincendo l’Oscar e ricevendo cinque prestigiosi premi. A distanza di anni, nel 2012 la BBC ha riproposto la medesima tragedia con Tom Hiddleston nei panni del protagonista. 

Kenneth Branagh 1989

Il risultato di una nuova reinterpretazione di un classico, è un dramma più introspettivo, con alcune scene tagliate (come quella del tentato alto tradimento da parte di tre congiurati nei confronti del re), ma non per questo meno breve e, forse, nel complesso più pesante. 

I dialoghi, i discorsi prima della battaglia (come il celebre Oh few, oh happy few!) vengono offerti in una resa più pacata, meno enfatica, meno retorica, che tuttavia perde quell’enfasi di cui il teatro (e anche il cinema) ha bisogno. La storicità è apprezzabile nelle armature, nelle scene di battaglia (come del resto la era, anche, nella resa di Branagh), mentre lo è meno per quanto riguarda l’imprescindibile ma anacronistica inclusività, che rende il duca di Glouchester dalle chiare origini africane, con un risultato che sfiora il ridicolo, ma che dev’essere taciuto. 

Tom Hiddleston riesce nell’interpretazione regale, e dimostra di averne la stoffa, ma a differenza di Kennet Branagh non esprime quella simpatia che pure nelle sue vesti di conquistatore (e sterminatore) il re ispirava. 

La scena finale, quella in cui Enrico V “conquista” la sua futura sposa Caterina di Francia (dopo averle sterminato mezza nazione), pur essendo un capolavoro di maestria retorica shakesperiana, non è mai risultata credibile, ma Emma Tomson supera di gran lunga Mélanie Thierry nei panni di una troppo sorridente Kate. Pregevole, tuttavia, la scelta del regista di introdurre Enrico V con una voce fuori campo, un bambino che porta una rosa e la tomba del re, morto prematuramente a 35 anni, così come spiega la conclusione, riallacciandosi ad anello all’introduzione, tra le lacrime di Caterina. 

Tom Hiddleston 2012

Ps: Enrico V continua a sedurre i registri, e nel 2019 un altro film, con Thimoté Chamelet nei panni del re, è uscito in suo favore. Chissà cosa direbbe il re, di tutto questo fervore. D’altra parte, dalla controparte francese, abbiamo Giovanna d’Arco.