Quando si è vittime di un’aggressione in casa

MOZIONE AL CONSIGLIO FEDERALE

Con la presente mozione si chiede al Consiglio federale di modificare l’articolo 52 del Codice penale svizzero con l’aggiunta di un nuovo paragrafo che preveda che l’autorità competente prescinda dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione in caso di eccesso di legittima difesa, qualora questa avvenga a seguito di aggressione presso la propria abitazione (primaria o secondaria) in caso di intrusione illecita di una o più persone. La disposizione non si applica nel caso in cui ad entrare nell’abitazione fossero le forze dell’ordine.

Motivazione

La delinquenza sembra avere compiuto un “salto di qualità”. Se in passato in genere i malviventi si introducevano nelle abitazioni altrui approfittando dell’assenza degli occupanti, oggi sempre più spesso aggrediscono le vittime in casa, facendosi consegnare con la violenza denaro ed oggetti di valore. A fronte di questo degrado, è necessario conferire maggiori diritti di difesa alle vittime. L’aggressore che viola l’abitazione di una persona, deve essere consapevole che lo fa a suo rischio e che la legge non lo tutela dalle reazioni di chi viene aggredito.

Il diritto alla legittima difesa di chi viene aggredito nella “sacralità” della propria abitazione va quindi potenziato. Ciò a protezione del cittadino, che non deve correre il rischio di venire trasformato da vittima a criminale, ed anche a scopo deterrente; in particolare nei confronti di quella criminalità straniera violenta che approfitta della maggiore mobilità e della minore sicurezza dei confini elvetici per mettere a segno le proprie malefatte. L’abitazione deve tornare ad avere quel ruolo di “porto sicuro” in cui il cittadino ha il diritto di sentirsi protetto.

Lorenzo Quadri, consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi