La sospensione dell’accordo per l’estensione della libera circolazione delle persone alla Croazia concretizza le minacce europee sulla partecipazione svizzera agli accordi Erasmus e sulla ricerca.
“Aspettiamo spiegazioni dalla Svizzera sulla Croazia prima di proseguire su altri dossier che sono legati a questo tema, come Horizon 2020 e Erasmus”. Questa dichiarazione di Joseph Hennon, portavoce della Commissione europea, conferma le minacce verso gli accordi a seguito del voto di domenica 9 febbraio sull’immigrazione.
L’accordo sulla ricerca, che permette all’EPFL di Losanna e alle università svizzere di ricevere soldi dal bilancio europeo e il programma di scambio di studenti Erasmus diventano le prime vittime della ritorsione europea per l’accettazione – dal parte dell’elettorato svizzero – dell’iniziativa UDC sull’immigrazione di massa.
La mancata firma dell’accordo di libera circolazione fra la Svizzera e la Croazia viene considerata da Bruxelles la linea rossa che non doveva essere oltrepassata e il fattore che impedisce il rinnovo degli accordi con la Svizzera.