Tratto dall’articolo “Yes we can” pubblicato in Ticinolibero.ch

apocalypse_vasnetsov

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quadranti1L’auspicio è che le migrazioni possano essere sostenibili e per far ciò bisognerà: “facilitare ordinate, sicure, regolari e responsabili migrazioni e mobilità delle persone, anche attraverso l’implementazione di politiche migratorie pianificate e ben gestite.” [dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, Onu]

Molto inchiostro servirà per concretizzare i 4 aggettivi scelti (ordinata, sicura, regolare, responsabile) e l’augurio è che si trovino presto misure concrete ed efficienti di fronte ad un dramma umano, e per il futuro dell’umanità stessa – che non può più essere affrontato come sino ad ora in modo impari e unilaterale. Forzate, assistite, impaurite e impaurenti o meno che siano le migrazioni, ci saranno ovunque milioni e milioni di migranti in cammino su tutto il pianeta. Non c`è norma o violenza che li fermerà. E saranno un fattore evolutivo primario per continenti, Stati, popoli e ecosistemi. Non è certo con la facile rincorsa al consenso di breve periodo dei populismi né con le emozioni estemporanee (razzismi, nazionalismi di ritorno) che si potrà affrontare una realtà umana che sta evolvendo da due milioni di anni. La virtù necessaria in questa impresa è tra le più scarse al momento: la lungimiranza. Verso il passato e verso il futuro.

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Noi non contesteremo il pensiero dell’Illuminato liberale radicale (!), anche perché di fronte a certe esibizioni profetiche si rimane senza parole.

Ci limitiamo a proporre al lettore un piccolo esperimento mentale: immaginarsi il mondo – ma anche, più in piccolo, la Svizzera, il Ticino – travolto dall’Apocalisse Migranti del liberale radicale Matteo Quadranti.

Nel 2030 ? Ma sì, e persino prima.

La nostra Lampedusa è a Chiasso? Inquietante ma, dopo tutto, sono quelli i suoi paraggi.