Uno dei più spietati avversari del malcapitato ministro democristiano è Corrado Mordasini, il cui blog (di grande interesse) è un concentrato insuperabile di “sinistrismo buonista”. Buonissimo (capace di piangere come una fontana) e nel contempo cattivissimo (quando occorre per il trionfo della Causa). Molto, molto più a sinistra del già per suo conto sbalorditivo Partito Bosia Mirra.

Il diavolo Mordasini non dispone verosimilmente di un grande potere, ma con la sua maniacale tenacia apre la via a coloro che dalla caduta del ministro trarranno i più sostanziali vantaggi.

Aggiunta della mattina di Ognissanti. Questa brutale e incessante pressione su Beltraminelli (non penso solo al Diavolo) ha un secondo fine molto evidente: indurlo a reagire compiendo passi falsi. La mossa Bernasconi-Pontiggia si è rivelata inefficace e infelice e si è ritorta contro di lui, moltiplicando gli attacchi.

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CORRADO MORDASINI   “Dicevamo che siamo alla farsa. Qui siamo oltre, siamo di fronte a un intero dipartimento gestito in modo kafkiano, con funzionari fantasma che scelgono ditte in modo inspiegabile, riunioni segrete, mail di pressioni su ditte private, e un direttore che o davvero non sa nulla, e quindi non si capisce cosa ci stia a fare, oppure sa e insabbia.

In un Paese normale, persino nella vicina Italia così spesso additata a modello negativo di gestione della cosa pubblica, un qualunque esponente politico avrebbe immediatamente rassegnato le dimissioni già per un intrigo del genere. Qui si continua ad abusare della pazienza dei ticinesi, a fornire spiegazioni vacue e inconcludenti a voler fare la parte di quelli solerti e zelanti solo quando si è toccati nei propri interessi, ad aggredire e cercare di sommergere di fango chi cerca di portare a gala la verità, il tutto utilizzando le strutture amministrative dello Stato e i media asserviti.

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Sui “media asserviti” una riflessione s’impone. Sono assai numerosi? Quanti sono? Sul “versante opposto” contiamo: rsi-Falò, la Regione, il Caffè, il Mattino.

Sappiamo tutti che cosa resta. Adesso è diventato anche asservito. Povero Fabio amico mio. Tutte a te dovevano capitare!