Venerdì, la petroliera inglese Stena Impero è stata sequestrata dalla Guardia rivoluzionaria iraniana nello Stretto di Hormuz. Anche una seconda nave inglese, la MV Mesdar, è stata sequestrata ma è stata in seguito rilasciata.

Teheran ha detto che la nave cisterna stava violando le regole marittime internazionali. Un ufficiale iraniano aveva impartito l’ordine di cambiare rotta poco prima che la petroliera fosse sequestrata. Ma la nave inglese non ha risposto favorevolmente all’invito.

Lo scambio delle conversazioni è contenuto in un documento audio diffuso dalla Dryad Global, azienda esperta in questioni globali e gestione del rischio di sicurezza marittima. Nella registrazione radiofonica si può sentire l’ufficiale iraniano dire: “Se obbedite sarete al sicuro”. E ancora: “Cambiate la vostra rotta di 180 gradi immediatamente e sarete salvi”, intima nuovamente l’ufficiale iraniano.

L’ufficiale inglese, che non era a bordo della petroliera bensì sulla nave da guerra HMS Montrose della Royal Navy, di pattugliamento in una zona troppo lontana per fermare il sequestro, fa sapere in risposta all’invito degli ufficiali iraniani che lo Stretto è internazionale e che il passaggio non può essere impedito in virtù del diritto internazionale.

Alla fine delle conversazioni si sentono gli ufficiali della Guardia rivoluzionaria iraniana prendere la decisione di ispezionare la Stena Impero per ragioni di sicurezza.

Il video pubblicato sabato dall’agenzia di stampa iraniana Fars, mostra forze militari iraniane mascherate che lasciano cadere le corde da un elicottero militare e calarsi giù sulla nave inglese per essere perquisita mentre altri motoscafi della marina iraniana circondano la nave.

Il sequestro della nave inglese arriva due settimane dopo il sequestro della petroliera iraniana Grace 1 da parte dei Royal Marines al largo di Gibilterra, accusata di trasportare probabilmente petrolio in Siria in violazione delle sanzioni. Non c’è dubbio che questo sequestro è un atto di rappresaglia da parte degli iraniani e che la Stena Impero farà parte di un patto di contrattazione per il rilascio della Grace 1.

Questo ulteriore atto andrebbe valutato come l’ennesimo tentativo iraniano di respingere l’abbandono unilaterale degli Stati Uniti dall’accordo nucleare del 2015 e la reintroduzione delle sanzioni economiche. La sofferenza pubblica iraniana sotto le sanzioni è esasperata, e il momento è altamente rischioso per una escalation militare.

La petroliera inglese è diventata una pedina importante per l’Iran. Teheran cerca di migliorare la sua influenza internazionale e riprendere i negoziati diplomatici. L’amministrazione Trump, dopo essersi ritirata dall’accordo, ha indubbiamente causato effetti di attrito che si stanno facendo sentire nello Stretto di Hormuz.

Assediato dalle sanzioni americane e ricevendo benefici davvero limitati dall’Europa, l’Iran sta scegliendo di alzare la posta e sta cercando di far sentire alla comunità internazionale la sofferenza del suo popolo.

Secondo alcuni media il Regno Unito dovrebbe evitare la trappola di allinearsi completamente con gli Stati Uniti e dovrebbe dare una risposta calibrata ad un paese che lo esorta a smettere di aiutare il terrorismo economico statunitense contro gli iraniani. Continuare a parlare di sanzioni, potrebbe mettere ulteriormente a rischio l’accordo nucleare e gli sforzi europei.

Gli inglesi hanno la facoltà di assumere un ruolo diplomatico molto importante come ponte tra l’Unione europea e gli Stati Uniti.