Gaza. 174 morti, tra cui 47 minorenni, e 1200 feriti. È il drammatico bilancio degli attacchi aerei israeliani come riferito dal ministero della Sanità della Striscia, che si è protratto anche questa notte, compiendo nuove stragi: sempre stanotte sono stati lanciati 130 razzi su Israele, in particolar modo su Tel Aviv e nel centro del Paese, in tutto i razzi palestinesi sono 2.900, ma 1.150 degli stessi sono stati intercettati dai militari israeliani. A mezzanotte, infatti, Tel Aviv è stata di nuovo bersagliata dai razzi di Hamas: Israele ha risposto all’offensiva con numerosi raid aerei sulla Striscia di Gaza, circa 150 attacchi, secondo al Jazeera, di cui circa 60 nella sola Gaza City. Anche la torre Al-Andalus (che prende il nome dal sultano che conquistò l’Andalusia nell’VIII secolo), un grattacielo di 15 piani con uffici e appartamenti, è stata colpita dall’esercito israeliano il quale avrebbe anche bombardato la casa di Yahya Sinwar, il capo dell’ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Il bombardamento israeliano avrebbe sfiorato anche l’edificio che ospita l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), inoltre, ieri un bombardamento israeliano ha distrutto la torre Al Jala di Gaza che ospitava Al Jazeera, la Associated Press e altri uffici di media internazionali. Il palazzo era già stato evacquato poiché avvisato dallo stesso esercito israeliano poche ore prima del bombardamento. Secondo i media Israeliani, “l’edificio ospitava gli uffici di media civili, che Hamas usava come scudi umani”.

L’attacco ha provocato la riunione di questa mattina del Gabinetto di sicurezza del governo israeliano, nel quale il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha incontrato l’inviato americano l’inviato di Biden Hady Amr, il quale sostiene che il suo obiettivo sia una de-escalation del conflitto. Nel frattempo Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, condanna l’attacco alla torre dei media nella Striscia, sostenendo che sia stato “Violato il diritto internazionale”. Il massimo rappresentante delle Nazioni Unite ha etto che “Qualsiasi attacco indiscriminato contro le strutture civili dei media viola il diritto internazionale, deve essere evitato a tutti i costi”.

Dall’Angelus di questa mattina in Piazza San Pietro, il Pontefice Bergoglio, dopo il Regina Caeli ha espresso il suo cordoglio per quanto sta avvenendo. “Numerose persone sono rimaste ferite, e tanti innocenti sono morti. Tra di loro ci sono anche i bambini, e questo è terribile, è inaccettabile, la loro morte è segno che non si vuole costruire il futuro, ma lo si vuole distruggere”. Ha detto “Il crescendo di odio e di violenza che sta coinvolgendo varie città in Israele” ha proseguito, “è una ferita grave alla fraternità e alla convivenza pacifica tra i cittadini, che sarà difficile rimarginare se non si apre subito il dialogo”. Il messaggio accorato del Pontefice è quello, in nome di Dio, di cessare il fuoco. Dal canto suo, però, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ribadisce che “contro Hamas agiremo per il tempo necessario”, poi ha ringraziato il presidente americano Joe Biden per il sostegno incondizionato a Israele.